Archives
Our Thought in One Place

  • domenica - Gennaio, 29, 2017

    I servizi dello studio

    Frenci Bello - - No Comments.

    L’approccio OLISTICO dell’Osteopata consiste nel considerare , ma soprattutto trattare l’essere umano senza “dividerlo in compartimenti stagni”: sistema muscolo-scheletrico, sistema viscerale, sistema nervoso, sistema circolatorio ecc, questi infatti lavorano in maniera sinergica tra loro con lo scopo finale di generare lo stato di salute. Quando per un qualsiasi motivo nel nostro sistema si dovesse generare un “blocco”(articolare, metabolico, emozionale) l’osteopata può, attraverso tecniche esclusivamente manuali, coadiuvare l’attività dei suddetti sistemi permettendo loro di autoregolarsi.

    Il Dolore è l’unico modo che il nostro sistema conosce per avvisarci che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe, un deficit del sistema che tendenzialmente, per cultura, abitudine, noncuranza o altro, cerchiamo di bloccare con un farmaco. A volte non funziona affatto, delle altre sì ma poi col tempo si ripresenta. Tutto perché non abbiamo ascoltato il segnale/dolore cercando di capire da dove provenisse e anzi per via dei farmaci, magari assunti per lungo tempo o in dosi massicce, abbiamo generato un sovraccarico a distanza nel nostro metabolismo (fegato, intestino..)

    Lo Stato di salute è l’equilibrio tra i sistemi; in una visione ideale, un triangolo equilatero dove un lato  rappresenta la STRUTTURA (ossa, muscoli, visceri), un altro lato la BIOCHIMICA (tutto ciò che ingeriamo/inaliamo) e il terzo lato lo STATO EMOTIVO. Forse solo pochi possono vivere in reale equilibrio ma noi possiamo almeno cominciare a preoccuparci davvero del nostro corpo e di ciò che mangiamo, per vivere al meglio il più a lungo possibile.

    Presso questo studio la diagnosi in prima visita viene effettuata attraverso test Kinesiologici, osteopatici, ortopedici e neurologici e l’analisi degli eventuali esami radiografici (RX, TAC, RNM, ECO, ecc..) o ematochimici.

    • RIABILITAZIONE: Il trattamento osteopatico è importantissimo per permettere alle strutture compromesse da un evento traumatico o da un intervento chirurgico di riprendere la loro corretta funzione. Molto spesso purtroppo, una volta superato il post-operatorio, il paziente viene dimesso senza specifiche indicazioni per riabilitarsi al meglio. Una spalla, un’anca, un ginocchio operati necessitano infatti di un iniziale periodo di riposo, seguito da mesi di ginnastica dapprima passiva poi attiva, per recuperare il tono e la forza muscolari, l’elasticità dei legamenti e una buona mobilità articolare. L’osteopata può accompagnare il paziente durante tutto il percorso eseguendo tecniche che possano riabilitare la parte lesa in armonia con l’intera struttura; può assegnare esercizi specifici e soprattutto personalizzati e seguire il paziente con controlli periodici per assicurare il mantenimento dei risultati ottenuti.Ciò che conta davvero e che distingue la riabilitazione osteopatica da qualsiasi altra è, come già accennato, la personalizzazione del trattamento e degli esercizi. Questo permette di ottenere i risultati preventivati. Il mantenimento di questi dipende soprattutto dalla costanza del paziente nel seguire le indicazioni e quindi anche nella volontà di risolvere definitivamente il problema.
    • PREVENZIONE: Un controllo posturale osteopatico può a qualsiasi età, valutare la condizione generale del sistema, ipotizzare secondo specifici parametri quella che potrebbe essere l’evoluzione della condizione posturale e tramite le specifiche manovre prevenire possibili futuri disordini posturali o viscerali o altri.L’Osteopata può eseguire questa valutazione sin dai primi giorni di vita del neonato, valutando eventuali traumi avvenuti durante il parto; oppure seguire il bambino nella delicatissima età dello sviluppo, durante la quale certi schemi funzionali cominciano a fissarsi (es. scoliosi, malocclusioni, piede piatto..). Il trattamento osteopatico è infatti di grande utilità sui soggetti portatori di protesi, di qualsiasi genere (busti, apparecchi ortodontici, plantari, occhiali..)poiché coadiuvante alla funzione di questi.Allo stesso modo può essere interessante per chiunque volesse conoscere la propria condizione posturale e migliorarla. In particolar modo per chi, anche senza dolori avesse recentemente cambiato stile di vita, o lavoro, o alimentazione, o interrotto l’attività fisica; queste sono certamente persone candidate ad alterazioni posturali che possono serenamente essere gestite con le giuste indicazioni.Lo studio della postura, delle curve spinali (scoliosi), dell’appoggio plantare, o la valutazione di atteggiamenti viziati (vita sedentaria, computer..), o di mal occlusioni dentali è di estrema importanza per evitare l’insorgenza e/o correggere, dove possibile, problematiche acute o croniche a carico degli apparati muscolo-scheletrico e viscerale.Nel caso di una scoliosi l’osteopata nel valuterà il grado, ma soprattutto l’elasticità. La scoliosi non è una malattia, ma solo una forma che va trattata al fine di darle massima elasticità, evitare che generi compensi cronici, anche dolorosi, a distanza; le curve scoliotiche generano infatti un’inclinazione del bacino da un lato, si finisce così per caricare eccessivamente il peso sulla schiena, sull’anca o sul ginocchio da quel lato.

    La maggior parte delle scoliosi sono correggibili durante l’età dello sviluppo e a differenza di un tempo (non così lontano) senza l’utilizzo di terribili corsetti o fastidiosi e costosissimi plantari, solo grazie alla riabilitazione osteopatica e alla giusta attività fisica. In età adulta, per quanto la curva scoliotica non sia più riducibile, può comunque essere trattata per risolvere condizioni dolorose ed evitare un peggioramento.

    L’osteopata può inoltre consigliare posture e movimenti più o meno adatti ed esercizi per stare bene in maniera autonoma. In particolar modo nell’età dello sviluppo (generalmente tra gli 8 e i 13 anni) la valutazione e la terapia osteopatica possono permettere al giovane organismo di crescere in maniera armonica e solida, creando autonomamente le basi per una struttura in grado di compensare al meglio qualsiasi evento futuro.

    • OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA: Durante i nove mesi, può aiutare la futura mamma a sopportare meglio i cambiamenti del corpo. Un’unica avvertenza: affidarsi a mani esperte.L’osteopatia in gravidanza serve generalmente a normalizzare l’equilibrio della struttura muscolo-scheletrica ed è utile non solo durante l’attesa, ma varrebbe addirittura la pena di sottoporsi a una seduta anche prima di un concepimento programmato. Nell’arco dei nove mesi, infatti, alcune parti del corpo saranno sollecitate dallo sviluppo del bambino nell’utero materno: è il caso del bacino e della colonna lombare. L’osteopata, attraverso manipolazioni mirate, ristabilisce l’elasticità dei tessuti; rende mobili le articolazioni, in particolare a livello lombare, sacrale e pubico.

    La prevenzione: L’intervento dell’osteopata può servire sia a scopo preventivo sia, quando è necessario a correggere un problema: ad esempio, quando le strutture muscolo-scheletriche hanno perso una mobilità o elasticità. Quando c’è un problema antecedente alla gravidanza, possono rendersi necessarie dalle due alle cinque sedute per ritornare in equilibrio. Se, invece, non vi sono problemi preesistenti, può bastare anche un unico incontro all’inizio della gravidanza ed, eventualmente, un controllo dopo un mese per verificare che la normalizzazione si  mantenga. Lo schema di incontri per una gravidanza fisiologica può anche essere costituito da: una seduta al terzo mese di gravidanza, una intorno al quinto e una verso gli otto-nove mesi.  In caso di particolari problemi, sarà l’osteopata a suggerire di volta in volta la cadenza degli incontri.

    La terapia: è  normale che durante la gravidanza si modifichi l’assetto muscolo-scheletrico perché il corpo materno deve accogliere e dare spazio al bambino che cresce nell’utero. A causa di questi cambiamenti, del tutto fisiologici, aumenta anche il carico sulla colonna vertebrale e si spostano le linee di forza o di gravità dell’apparato muscolo-scheletrico. Così possono insorgere alcuni problemi specifici, come le lombalgie, le lombosciatalgie e i dolori alle gambe. Queste piccole patologie devono essere normalizzate subito, poi dovranno essere eseguiti controlli piuttosto ravvicinati per verificare che l’equilibrio si mantenga; infatti, è necessario controllare che le linee di gravità, che tengono in equilibrio il corpo, non si spostino nuovamente. Contro i disturbi dei primi mesi: l’osteopatia può dare sollievo già nel primo trimestre di gravidanza quando è frequente la nausea. In questo caso, infatti, l’osteopata agisce normalizzando le innervazioni del sistema nervoso autonomo, che sono strettamente connesse ai visceri che controllano la nausea. Si placa così la sensazione di  nausea. Applicando le tecniche viscerali, ma anche quelle cranio-sacrali ad esse connesse, si può risolvere un problema tipico dell’attesa senza l’utilizzo di farmaci o diete particolari.

    …e degli ultimi mesi: al termine della gravidanza, quando il pancione diventa ingombrante, è più difficile trovare la posizione corretta per addormentarsi; a volte, invece, a far perdere il sonno sono le preoccupazioni per i cambiamenti di vita, inevitabili dopo la nascita del bambino. L’osteopatia non agisce direttamente sulla problematica del sonno, tuttavia indirettamente può risolvere l’inconveniente. Infatti, normalizzando la struttura muscolo-scheletrica e stabilizzando le innervazioni ad essa connesse, la futura mamma recupererà anche il sonno. In questo caso il terapista mette in pratica una tecnica che si chiama “rebalancing cranio sacrale”: agisce sul sistema neuroendocrino e ristabilizza la fisiologia dell’organismo, migliorando la funzionalità degli apparati in modo che i ritmi sonno/veglia si normalizzino. L’azione sul sistema neuroendocrino consente anche il rilascio delle endorfine, gli ormoni del buonumore, che facilitano il sonno.

    Gli esercizi da fare da sole: sia durante la gravidanza sia durante l’allattamento, l’osteopata può insegnare alla donna come gestire il proprio corpo al meglio e come eseguire semplici esercizi di prevenzione o di mantenimento dell’equilibrio strutturale. Il terapeuta spiegherà come mantenere la postura corretta e come non caricare troppo il peso su alcune componenti muscolo-scheletriche.

    Un aiuto diretto al bambino: ci sono alcune procedure molto delicate adatte a far rivolgere un bambino che si presenta podalico. Tutto dipende dall’esperienza dell’osteopata a trattare casi simili. E  poi, occorre verificare che il mancato rivolgimento non sia da attribuire a impedimenti, come il cordone ombelicale intorno al collo del bebè, oppure che si tratti di un bambino troppo grosso rispetto al bacino materno. In questi casi, spesso il cesareo è l’unica soluzione. L’osteopatia è d’aiuto anche per garantire un corretto allattamento del neonato; infatti, riequilibrando il sistema neuroendocrino materno, viene favorita la risposta della ghiandola mammaria alla suzione. Un corretto approccio osteopatico può aiutare anche la madre ad assumere la postura più corretta facilitando l’allattamento.

    • NEONATO: Durante le prime settimane di  vita si può sottoporre anche il neonato a una seduta di osteopatia. Le manipolazioni dello specialista regolarizzano le delicate strutture del bebè che sono state messe a dura prova durante il parto. In questo modo si garantisce al piccolo una “buona partenza” in perfetto equilibrio neurofisiologico; in particolare a seguito di parto cesareo. Questo perché il passaggio nel canale del parto (parto naturale), per quanto possa a volte provocare compressioni craniche o in altre sedi, consiste anche in una sorta di “massaggio di vita”. Assente nel parto cesareo. Durante il passaggio infatti il bambino subisce alcune spinte in specifiche aree del cranio e della colonna vertebrale, che inducono l’attivazione di un delicatissimo sistema respiratorio. Allo stesso tempo però questo meccanismo può essere alterato se il piccolo si presentasse in maniera anomala (di viso o podalico..ecc). Ecco perché in ogni caso sarebbe buona norma che l’osteopata potesse valutare il neonato dopo poche ore/giorni di vita. L’Osteopatia, in epoca neonatale, svolge inoltre una regolarizzazione del ritmo sonno/veglia e anche della digestione delle poppate, evitando così le coliche gassose o il vomito a getto.
    • INTOLLERANZE ALIMENTARI: Presso questo studio si esegue il TEST DELLE INTOLLERANZE ALIMENTARI in chiave Kinesiologica. Secondo una visione Olistica dell’essere umano per ottenere realmente un riequilibrio posturale è necessario che questo avvenga anche a livello metabolico/viscerale e ciò dipende a sua volta da una corretta alimentazione e dal minor utilizzo possibile di farmaci, o contatto con sostanze intossicanti. Durante la visita si eseguirà il test delle intolleranze per comprendere quali alimenti/elementi stiano creando un rallentamento del metabolismo e quindi una serie si segni e sintomi.I più comuni:
    1. Stipsi e/o dissenteria
    2. Gonfiore addominale
    3. Cefalea/emicrania
    4. Eruzioni cutanee
    5. Tachicardia
    6. Gusto amaro in bocca
    7. Occhiaie
    8. Stanchezza cronica
    9. Nausea
    10. difficoltà a perdere pesoL’Osteopata può inoltre eseguire tecniche viscerali ovvero manipolazioni a livello dell’addome per facilitare il ripristino delle corrette funzioni organiche: regolarità intestinale, problemi legati al ciclo mestruale, difficoltà digestive (reflusso gastro-esofageo..), problemi prostatici e molto altro.
    • SPORTIVI: L’osteopatia nello sport è oggi una risorsa necessaria. Lo sportivo utilizza i suoi sistemi (respiratorio, circolatorio, muscolo-scheletrico ..)ad alti livelli; questo induce un’intensa richiesta di risorse e le strutture sono costantemente sottoposte a stress. Per tanto è fondamentale assicurarsi attraverso un’accurata visita posturale che il carico di lavoro e la modalità di esecuzione (tipologia di esercizi, pesi, ecc..) sia adatta al soggetto.
    • ANZIANI: L’osteopatia può essere di grande aiuto anche in età avanzata. Dopo i 60 anni infatti possono instaurarsi alcune problematiche come artrosi, osteoporosi, rigidità articolare, piuttosto che ipertensione o alterazioni metaboliche (difficoltà digestive e/o intestinali), anche a seguito della Menopausa/andropausa, oppure a causa di interventi chirurgici.

    È possibile infatti valutare e trattare, anche a distanza di anni, cicatrici o articolazioni supportate da protesi o altri mezzi di sintesi ( piastre, viti..). L’osteopatia puó quindi aiutare l’organismo  a ritrovare il proprio equilibrio a qualsiasi età, o permettere comunque di vivere dignitosamente e in autonomia.  Questo è possibile grazie all’utilizzo di tecniche specifiche, delicate e ad un piano terapeutico ( comprensivo di esercizi ). Studiato per ogni singolo individuo.

    • MALOCCLUSIONE: